...il suo mondo è fatto di silenzi, di stati emozionali profondi che gli permettano di tracciare sulle superfici quei segni che ci trasmettono
il suo modo di fare arte, la sua sensibilità, la sua esperienza.......
Mauro Mami
La critica - 2004 La Voce
Flavia Bugani
Mario Di Cicco 2004
Nella sua opera,
il rosso è il fuoco dell'esplosione 'creativa, dell'invenzione, dell'emozione, dei mitologici echi, dei simboli enigmatici, dei misteriosi rimandi, delle inquietanti sospensioni, della donna, che alternativamente è carne o manichino, sigla geometrica o sensuale fiamma, tragica e fascinosa Medusa, Dea, Grazia o componente del nostro quotidiano carica, però, di sottili, remote valenze, bacchica danzatrice greco-arcaica o contemporanea recitante sulla scena di un ottecentesco teatro.
Il nero è il segno, che si svolge, con fluida morbidezza, in volute, in spirali, in sfere, in corpi umani, avvincendoci nei lacci di una magia, per cui il respiro cosmico diviene natura e viceversa, i capelli onda voluttuosa, la vegetazione ricamo fantastico, le forme emblemi ad esse sottesi, trame di poetiche evocazioni.
Gli elementi o, per meglio dire, i suggerimenti compositivi sono cubi che si trasformano in metafisiche stanze, specchi che si fanno rimando, riflesso di un retro segreto, cornici dipinte quali soglia fra la raffigurazioni sulla tela e il loro uscire da essa ed entrare nella contingenza dell'osservatore, in uno scambio continuo fra ricordo e presente, immaginazione e reale, apparenza e ricerca di ciò che è "oltre", in un fascinoso surrealismo, caldo di colori e di sentimenti, che abilmente si avvale delle forme naturalistiche.
Seducente ed intrigante !