...il suo mondo è fatto di silenzi, di
stati emozionali profondi che
gli permettano di tracciare sulle
superfici quei segni che ci
trasmettono il suo modo di fare arte,
la sua sensibilità, la sua esperienza.......
Mauro Mami

La critica - 2006 La voce

"La voce" venerdì 1 settembre 2006 - di Flavia Bugani

Mario Di Cicco, artista dall'interiorità traboccante di impulsi

FORLì - Sarà la festa dell'ospitalità di Bertinoro a dare spazio alla figura di un altro pittore del nostro territorio. Tempo d'estate, tempo di turismo.
Continuiamo là rassegna di pittori che dal nostro territorio hanno tratto ispirazione, soffermandoci su Mario Di Cicco.
Artista dall'interiorità ricca, anzi traboccante di impulsi ispirativi e immaginifici, rivela quale caratteristica primaria l'uso delle forme na-turalistiche per sottendere valori sempre fortemente simbolici. Essi scaturiscono da impressioni, idee, esperienze, sensazioni, fantasie, slanci, tensioni, memorie, emozioni, esperienze, ricerche, situazioni esistenziali o psicologiche, dalla quotidianità stessa filtrata da un "sentire" del tutto personale, intuitivo, creativo, inquieto. I motivi figurativi, dunque, assumono un preciso valore contenutistico allusivo ed evocativo, per cui il naturalismo si fa surrealismo, in una sfida sottilmente inquietante di realtà e simulazione, in un "gioco delle parti" che sconvolge la certezza del visibile, sì da significare che esso cela un volto altro e misterioso, sì da spronare alla riflessione, o meglio 'da "provocare" l'interrogativo, la sospensione, la tensione dell'animo. Significativamente Di Cicco ha scritto: "Una mostra d'arte è una vicenda del cuore e della mente: serve all'artista per ripercorrere e comprendere il proprio vivere, come uno scandaglio nel profondo dell'esistenza". E ancora: "Non è l'occhio che vede, ma l'uomo che osserva attraverso di esso. E' la mente che effettivamente vede, è la mente che ci fa partecipe della vita che ci circonda. Gli occhi sono ciechi, quando l'animo è sordo, insensibile; gli occhi vedono, quando l'animo è aperto, pronto a condividere sino in fondo, con curiosità ed emozione, la condizione esistenziale." Versatile e multiforme, Di Cicco è, in primo luogo, un grandissimo disegnatore; sempre maggiore, poi, è il suo interesse per l'olio. Non mancano nella sua produzione acquarelli o chine acquerellate, tecniche utilizzate in primo luogo nella raffigurazione di paesaggi. Forte è il legame di Di Cicco col territorio, con Bertinoro in particolare, a cui, in un suo catalogo, ha dedicato questo pensiero affettuoso:
"Da qualunque parte lo si guardi, Bertinoro è sempre riconoscibile per via delle sue colline gemelle, dove le torri merlate e le case antiche sembrano essere collocate a sembrare un mantello. Il sole che sorge dal mare la illumina coi suoi raggi e le lascia una luce calda quando tramonta dietro le montagne".
Numerose le opere che il nostro artista ha eseguito per Bertinoro. Ci limitiamo a citarne alcune: il dipinto "La garavela" (la ricerca dei grappoli d'uva sfuggiti ai vendemmiatori), collocato nella "Strada della vendemmia"; lo stendardo ispirato alla poesia spallicciana "A gramado-ra"; le sontuose pergamene con le quali è stata conferita la cittadinanza onoraria al maestro Muti, al vescovo Zarri, al senatore Melandri. Particolare spicco riveste la progettazione da parte di Di Cicco del portale del Museo Interreligioso di Bertinoro e il concorso con altri alla sua esecuzione.
Come è stato scritto, "gli artisti realizzando il portale hanno riscoperto
10 spirito di fabbrica che, durante la costruzione delle cattedrali, animava cantieri e stili differenti.
11 portale si pone come una preghiera". E Bertinoro, nell'ambito della Festa dell'ospitalità", accoglierà dal prossimo 1° settembre la personale intitolata "Distanze": un'occasione, quindi,    per    "esplorare"    ulteriormente la creatività del nostro artista.

Flavia Bugani     

 
 

 

 

Venerdì 14 Marzo 2025
Mario Di Cicco
 Pittore - Pittori di Romagna - Pittura 
Pittori di Romagna - Mario Di Cicco